Il progetto Art Bonus
Abbiamo deciso di farci copromotori del progetto lanciato dall’Amministrazione Comunale di Lodi Vecchio, di concerto con la Provincia di Lodi e l’Associazione Comuni del Lodigiano, per la messa in sicurezza della colonna absidale della Cattedrale di Santa Maria dei Genetrix, appoggiata alla Casa Padronale (Ex Sede Vescovile) e di recuperare le ultime case medievali ora sepolte dalle stalle e dalle sterpaglie. Siamo a Lodi Vecchio, in Piazza Santa Maria: l’area di cui vi stiamo parlando, che confina con le fondamenta della Cattedrale (area archeologica), ha una storia degna di essere tramandata.
Qualche cenno storico
Il Concilio di Efeso nel 431 d.C. vide la presenza di duecento vescovi e sancì i dogmi della nascente Chiesa Cristiana e che la Beata Vergine Maria era la “Madre di Dio”. Nel V secolo d.C. a Laus Pompeia fu costruita la Cattedrale di Santa Maria Dei Genetrix, una delle prime della zona. Fu eretta su un antico tempio pagano e qui, durante le persecuzioni di Diocleziano e Massimiano, furono martirizzati, secondo la tradizione, “1486 cittadini”.
La Cattedrale divenne fin da subito un centro importantissimo per la fede: situata all’interno delle mura di Laus proteggeva gli abitanti dalle invasioni barbariche. Dopo le distruzioni del 1111 e del 1158, questo edificio continuò ad esistere come punto cardine, intorno al quale si formò un piccolo centro abitato, detto Rione di Santa Maria di Lodi Vecchio, con status di “comune autonomo”. Si hanno notizie relativa ad una grande opera di ricostruzione nel 1382, voluta dal vescovo Paolo Cadamosto, interamente finanziata tramite elemosine. Nel 1457 l’ex Cattedrale fu affidata ai Canonici regolari di Sturla, una piccola comunità di frati elemosinieri che attuarono una riduzione della chiesa: ricavarono ambienti abitativi presso la prima campata e li trasformarono nell’edificio che ad oggi chiamiamo “Conventino”. Nel 1879 il nuovo proprietario del fondo, e del cascinale attiguo, decise di far brillare con la dinamite la Cattedrale: restano solo la planimetria e il pilastro.
Il progetto di recupero
Il progetto di recupero è stato inserito nel portale Art Bonus del Ministero del Beni Culturali, l’unico intervento di tutto il Lodigiano. Vi invitiamo ad entrare nel sito cliccando alla voce “interventi” – “Lodi Vecchio”. Siamo alla ricerca di mecenati, chiunque abbia a cuore la storia e l’arte del nostro territorio, ma soprattutto, la valorizzazione di una realtà storica a lungo sepolta.
Aderire è semplicissimo, basta collegarsi al sito:
http://artbonus.gov.it/1406-polo-archeologico-laus-pompeia.html
Il conto corrente dedicato al progetto è intestato a:
COMUNE DI LODI VECCHIO – POLO ARCHEOLOGICO “LAUS POMPEIA”,
Codice Iban IT24 R 05034 33300 000000001992
QUALUNQUE SOMMA DECIDIATE DI DESTINARE SARÀ SOGGETTA A DETRAZIONE DEL 65% che vi verrà rimborsata in tre anni, ricordandovi di inserire anche il codice fiscale se siete mecenati o partita Iva se la donazione liberale viene fatta come azienda.
Fare del Bene Fa bene.
Come “I Ricci Associazione Culturale” e grazie al vostro sostegno abbiamo potuto sostenere il progetto Art Bonus (www.artbonus.gov.it – Lodi Vecchio – Polo Archeologico Laus Pompeia) nel 2017 tot 1000€, nel 2018 tot 1075€ e nel 2019 tot 2830€! Vi ricordiamo infatti che questi risultati si sono resi possibili grazie alle Vostre tessere soci e grazie alle donazione fatte durante i nostri eventi.
Abbiamo preso un impegno con chi ci ha dato fiducia, sottoscrivendo la nostra tessera.
Siamo un’ Associazione Culturale ed investiamo in Cultura, investiamo in amore per il nostro territorio e per la nostra storia… speriamo che lo facciate anche voi!
Grazie!
Laura Curti – Presidente
Laura Carioni – Vicepresidente
Carla Trini – Tesoriere
Andrea Carioni – Segretario
Debora Vella – Relazioni Pubbliche
Flavia Pera – Consigliere
Umberto Migliorini – Consigliere
Monica Zucchelli – Consigliere
Consiglio direttivo dell’Associazione Culturale
I Ricci di Lodi Vecchio – APS