17 dicembre 1578
Con una bolla firmata da Papa Gregorio XIII l’Abbazia di San Pietro venne incorporata nel Collegio Ungarico Germanico di Roma. Siamo nel 1573 e Gregorio XIII destinò metà rendita dell’Abbazia di Lodi Vecchio al Collegio Germanico.
In quel momento era Abate Teodoro Rho che mantenne la reggenza a lungo: ce lo dimostra il notaio Filippo Tavazzi che in data 30 settembre 1578 scrisse:
“Teodoro Rho, abate di San Pietro in Lodivecchio confessa di aver ricevuto lire 1.700 da Ippolito Tarato, priore dei certosini di Pavia”.
Sembra purtroppo, che proprio tutti gli uomini abbiano un prezzo: Teodoro Rho rinunciò alla sua carica perpetua e rassegnando il titolo il 12 dicembre 1578. In cambio ricevette una pensione di 1.800 scudi annui, altri 1.000 per suo fratello Barone ed altri 50 scudi ciascuno per Severino ed Orazio Bellingeri.
Nel 1589 Teodoro ricevette ancora la rendita dal Collegio Ungarico Germanico e l’altra metà la percepì per la carica perpetua (alla quale aveva “rinunciato”). Ma è con la bolla di cui parlavamo all’ inizio che Papa prescrisse ai rettori di nominare per la chiesa un Vicario, al quale dovevano essere dati 50 scudi annui oltre a due coadiutori che dovevano essere pagati dal collegio.