Il 2 agosto 1158
Il 2 agosto del 1158 Federico Barbarossa si era accampato tra Salerano e Castiraga Vidardo. Egli non aveva però dimenticato gli abitanti di Laus. In questo giorno ricevette dei penitenti che portavano delle croci a testimonianza delle sofferenze e delle umiliazioni inflitte loro dai terribili milanesi.
In fondo la distruzione avvenne perché gli abitanti di Laus avevano giurato fedeltà a Federico Barbarossa e non lo avevano tradito. Chiesero quindi all’Imperatore di costruire una nuova città e lui li accontentò.
Il 3 agosto 1158
Il 3 agosto 1158, per volere dell’ Imperatore Federico Barbarossa, fu fondata la nuova “Lodi” che resterà indipendente fino al 1335.
“Il Santissimo Imperatore Federico montò sul suo cavallo assieme con molti dei suoi principi e anche con cavalieri e fanti lodigiani e tutti si diressero verso il Monte Eghezzone. Giunti al Monte e tutto percorsolo, si verificò un miracolo divino, perché il cielo, quando l’ Imperatore era entrato sul monte, era completamente sereno, e improvvisamente in un sol attimo cominciò a piovere, il che ciascuno deve ritenere un buon presagio. Cessando la pioggia, l’ Imperatore con un vessillo investì in proprio della terra (ove era costruita la nuova città di Lodi) i consoli allora in carica. Furono stabiliti i confini (della nuova città). Fatto questo l’ Imperatore e i Lodigiani rientrarono al campo con grande gioia e egual letizia.”
Queste le parole di Ottone Morena che si trovava proprio li.
I nostri antenati non dimenticarono e tanto meno perdonarono.
Nel 1162 Federico attaccò Milano mettendola a ferro e fuoco. I nostri antenati lo seguirono: se la presero in particolar modo con borghi a sud est della città. Ancora oggi una Via di Milano si chiama Campo Lodigiano.